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Da ASTROLAB a cura di Marco Papi - Gruppo Astrofili Lariani.

Consigli su come scegliere il primo telescopio.

1) I telescopi commerciali sono tutti uguali? Spesso questa è una domanda che chi è alle prime armi non si pone neppure, ma rispondere è di fondamentale importanza. Ovviamente la risposta è NO, in quanto gli strumenti in commercio possono disporre principalmente di quattro schemi ottici particolari. (Ne esistono molti altri comunque, ma principalmente tratterete con questi quattro). Vediamoli più in dettaglio:

Telescopio RIFRATTORE
Telescopio RIFLETTORE o NEWTONIANO
Telescopio SCHMIDT-CASSEGRAIN
Telescopio MAKSUTOV - CASSEGRAIN

Telescopi Rifrattori
Sono costituitI da un tubo lungo e relativamente sottile, che porta ad una estremità una lente frontale che ha la funzione di raccogliere e di focalizzare la luce. Questi strumenti in commercio si possono trovare alle più svariate fasce di prezzo, ma sappiate che gli ottimi rifrattori risultano assai costosi. Evitate nel modo più assoluto quindi piccoli rifrattorini di 50-70 mm venduti ad un prezzo inferiore alle 200 euro, sono solamente dei veri e propri giocattoli, adatti al massimo ad un bambino piccolo. I rifrattori di tutti i tipi sono strumenti robusti, che richiedono una manutenzione davvero scarsa.Il tubo ottico sigillato evita il degrado dell'immagine dovuto ai moti interni dell'aria. Rifrattori che presentano una buona qualità delle ottiche forniscono immagini luminose e molto contrastate. D'altro canto però questi strumenti presentano generalmente piccole aperture (perlomeno rimanendo in fasce di prezzo non esorbitanti), e questo li limita "pesantemente" nell'osservazione di tutti quelli che sono gli oggetti deboli (come nebulose o galassie). In più per una agevole osservazione è necessario anteporre prima dell'oculare uno specchio ad angolo retto, che provoca un inversione dell'immagine destra-sinistra. I rifrattori sono gli strumenti che in assoluto costano di più per centimetro di apertura rispetto a qualsiasi altra tipologia di strumento. I rifrattori dal costo maggiore sono senza dubbio i cosidetti aprocromatici, strumenti studiati in modo da ridurre praticamente in modo completo l'aberrazione cromatica, tipica degli strumenti a lenti. Brevemente questo tipo di aberrazione si manifesta con la comparsa di aloni colorati sui bordi dei soggetti osservati, ed è evidente in rifrattori dal basso costo o non perfettamente corretti.


Telescopi Newtoniani
Questi strumenti sono costituiti da un tubo aperto ad una estremità, da un grande specchio concavo alloggiato nell'altra estremità chiusa del tubo,e da un specchio piano secondario. I riflettori sono stati in assoluto gli strumenti preferiti dagli astrofili amatoriali negli anni, in quanto la qualità delle ottiche può raggiungere livelli elevati, pur mantenendo dei prezzi "abbordabili" (questa è la configurazione che presenta il miglior rapporto qualità prezzo); in più la presenza di due specchi fa si che l'immagine nell'oculare si presenti come quella reale (e non sia specchiata). "Purtroppo" appunto il tubo ottico è aperto, e questo apporta tutta una serie di svantaggi: la polvere si deposita col tempo sulle ottiche, le ottiche necessitano ogni tanto di essere re-allineate (con una operazione semplice ma noiosa), inoltre durante l'osservazione le correnti d'aria all'interno del tubo disturbano l'immagine fintanto che la temperatura del tubo non ha raggiunto la temperatura dell'ambiente esterno. Comunque i riflettori sono strumenti abbastanza polivalenti, le loro maggiori aperture rispetto ai rifrattori permettono di osservare molto più agevolmente oggetti del profondo cielo, senza per questo perdere troppo in qualità sulle osservazioni dei pianeti; il "problema" di uno strumento polivante è proprio quello però di non eccedere in nessun campo specifico. Quindi se avete esigenze davvero mirate e particolari forse non si rivelano la scelta per voi più adatta. Poi dipende anche dal tipo di strumento, perchè se ad esempio avete una passione smisurata per gli oggetti del profondo cielo, anche i più esotici e anonimi, allora la scelta di un telescopio Dobsoniano si rivelerebbe particolarmente felice. I Dobsoniani sono dei riflettori che presentano aperture davvero notevoli (anche più di 400 mm), montati su semplici piedistalli altazimutali; purtroppo il loro utilizzo si rivela complesso per i neofiti (per il puntamento degli oggetti celesti).





Telescopi Maksutov - Cassegrain
Lo schema ottico di un Maksutov è molto simile a quello di uno Schmidt. La differenza principale è che le aberrazioni ottiche vengono corrette da una lente anteriore a menisco. Generalmente, a parità di apertura costano un poco meno dei telescopi Schmidt, ma poi il prezzo dipende da innumerevoli fattori. Questi ultimi strumenti sono in grado di fornire immagini molto nitide e contrastate, a volte quasi come (e lo dico con le dovute cautele) buoni rifrattori; se abbinate a questo fatto anche un grande diametro dello strumento allora dovreste avere un telescopio che vi darà immagini di alta qualità e che risulterà anche molto versatile nell'osservazione dei deep. Questo solo con grandi diametri, altrimenti lo schema Maksutov risulta molto adatto alla fotografia degli oggetti deboli (deep sky) ma non per l'osservazione diretta degli stessi.


*Approfondimenti sul telescopio SCHMIDT-CASSEGRAIN sono disponibili sul sito di riferimento.

Avrete senz'altro sentito dire, e così vi ho detto pure io, che i riflettori non presentano delle immagini contrastate e ricche di dettaglio quanto un ottimo rifrattore; la verità però è che non è eattamente così, perchè se un riflettore viene fornito di specchi lavorati come si deve allora non avrebbe quasi nulla da invidiare ad un rifrattore. In pratica però il discorso cambia, perchè la maggiorparte dei rifllettori in commercio non presenta ottiche così ben lavorate. (ovviamente rimanendo in fasce di prezzo abbordabili, ma se non avete limitazioni economiche pensate bene a questo fatto, e magari documentatevi meglio).

2) Quali sono gli oggetti celesti che intendo osservare ?
Se quello che vi interessa maggiormente osservare sono i pianeti e la luna, allora avete bisogno di uno strumento che vi fornisca immagini luminose, molto contrastate e ben risolte; allora l'acquisto ideale si rivela un buon rifrattore. Se il prezzo vi spaventa potreste rivolgere la vostra attenzione ad esempio verso un piccolo maksutov (non meno di 90 mm); tali strumenti si comporteranno egregiamente nell'osservazione ad alta risoluzione.

Se invece il vostro interesse è diretto principalmente verso gli oggetti molto deboli del cielo, come le galassie e le nebulose, quello che necessitate è di uno strumento che raccolga la più grande quantità di luce possibile. La scelta quindi cade su un riflettore di grande dimensioni (grande apertura), oppure su un Dobsoniano (grandi riflettori montati su semplici sostegni altazimutali).

...per quanto riguarda piccoli rifrattori di qualità (esempio 80 mm) a focale molto corta: sono eccezionalmente trasportabili, e regalano ottime visioni di oggetti estesi del cielo profondo, da osservare a bassi ingrandimenti (ammassi aperti e non, galassie e nebulose delle più luminose). Sostanzialmente trovano ottima applicazione nella fotografia a largo campo e a bassi ingrandimenti del cielo profondo, mediante camere CCD (ovviamente le ottiche devono essere sostenute da una montatura che possa effettuare un inseguimento estremamente preciso).

Attenzione poi al luogo dal quale osservate!. Se siete in città e il cielo sopra di voi è bieco come non mai, allora non riuscirete mai ad osservare gli oggetti del profondo cielo se non vi sposterete in zone più buie e meno inquinate (montagna ad esempio); mentre in città riuscirete sempre ad osservare luna e pianeti anche sotto un cielo quasi pessimo.

Abbiamo parlato di rapporto focale fino ad adesso? Ma cos'è precisamente ? Come si calcola ? Il numero espresso dal rapporto focale indica semplicemente la lunghezza focale (la distanza tra l'obiettivo e il piano focale) divisa per l'apertura dello strumento. Se ad esempio un rifrattore è lungo 50 cm ed ha una apertura di 5 cm allora il rapporto focale risulterà di 10. Più il rapporto focale aumenta e maggiore sarà il contrasto delle immagini che si otterranno dallo strumento, e quindi maggiore la predisposizione del telescopio all'osservazione planetaria e lunare. All'aumentare del rapporto focale però si verifica una diminuzione della luminosità delle immagini,ed è per questo motivo che uno strumento votato sopratutto all'osservazione degli oggetti deboli (deep sky) deve possedere bassi valori di rapporto focale (f/4 - f/6). Strumenti che possiedono rapporti focali spinti (da f/11 in su) sono essenzialmente votati all'osservazione ad alta risoluzione. Costruire ottiche di qualità diventa sempre più difficile man mano che il rapporto focale diminuisce.

Attenzione: quando ad esempio si dice che uno strumento f/4 è più luminoso di un f/10 ci si riferisce esclusivamente alla luminosità fotografica! Se fotografiamo lo stesso soggetto, per ottenere il medesimo risultato lo strumento aperto a f/4 impiegherà un tempo di posa molto più corto rispetto allo strumento f/10.

Conoscendo quali sono i campi di lavoro dei quattro schemi ottici fondamentali, potete giocare sul rapporto focale per arrivare a scegliere lo strumento che più si adatta alle vostre esigenze. Tra un rifrattore con un rapporto focale f/4 e uno con un rapporto f/8 sarebbe certamente meglio scegliere il secondo, ma dall'altro lato della medaglia il f/8 è lungo il doppio dell'f/4. Per farvi un secondo esempio, un riflettore da 25 cm di apertura che presenti un f/8 è lungo più di due metri capite? Tutto questo mi porta alla domanda successiva

3) Ho intenzione di fare delle trasferte ? Ho lo spazio necessario ?
La scelta del telescopio dipende anche dallo spazio casilingo del quale disponete, e dalla necessità o meno di trasportare il tubo per dirigervi verso cielo limpidi e scuri. Se avete un giardino con un capannone, abitate in campagna ed avete la passione per le galassie allora la scelta mi sembra ovvia, un riflettore di grosso diametro; oppure un grande (e lungo) rifrattore se vi interessano i pianeti e la luna. Se invece disponete solo del vostro balcone ed abitate in città be, qui i problemi aumentano. Tutto questo per dirvi di non lanciarvi nell'acquisto del telescopio più grande che riuscite a trovare in commercio, dovete trovare il miglior compromesso tra le perfomances ottiche e la facilità di utilizzo.

Probabilmente la voglia di osservare vi passerà dopo poche notti se dovrete ogni volta trasportare un enorme tubone da casa vostra in un qualsiasi altro posto, montarlo e poi rismontarlo, tutto questo a notte fonda, nel freddo più pungente. Questo vale anche se dovete trasportate e montare lo strumento semplicemente dall'interno casa al balcone. Ricordate che più uno strumento è compatto e versatile e più spesso lo userete. Per farvi un esempio basta paragonare un semplice binocolo con qualsiasi telescopio, il binocolo in qualsiasi momento si prende e si usa, mentre per il tele ci vuole già un certa quantità di tempo per prepararlo all'osservazione. Certo il binocolo non potrà mai mostrarvi quello che un tele vi potrà mostrare, quindi questo è il gioco d'equilibrio tra i fattori "trasportabilità" e "perfomances" , nel quale dovete capire dove si collocano le vostre necessità.

4) Principalmente da dove effettuerò le mie osservazioni ?
Più che considerare il luogo vero e proprio, ovvero da un balcone o da un prato in campagna, bisogna considerare la bontà del cielo! Spesso quando si parla di osservazioni dal balcone di casa si pensa subito ad un cielo se non pessimo, comunque di bassa "qualità". Spesso è vero, ma non è detto: questo perchè se il balcone in questione è di un casa sperduta in alta montagna allora il cielo sarà comunque ottimo!

Questo è importante da capire. Se volete principalmente osservare oggetti molto deboli del profondo cielo è molto probabile che la scelta giusta sia un grosso riflettore, o un dobsoniano, ma se poi il cielo che vi sovrasta è pessimo allora non riuscirete nel modo più assoluto ad osservare gli oggetti che vi interessano, anzi vi dirò di più, non riuscirete nemmeno ad osservare davvero bene Luna, pianeti o stelle doppie in quanto avreste poi tra le mani uno strumento che non è concepito per l'osservazione ad alta risoluzione. Risultato? Grande delusione, e strumento da rivendere. In un caso come questo la soluzione sarebbe quella di andare ad osservare in una località molto buia, in montagna.. ma ve la sentite o avete le possibilità per queste trasferte? Le dimensioni dello strumento ve lo consentirebbero?

Capite quindi che le limitazioni non derivano solo dalle vostre disponibilità finanziarie e da pochi altri fattori, ma anche dalla qualità media del cielo (inteso come limpidezza e grado di inquinamento luminoso) dal quale osserverete! La persona dell'esempio che vi ho fatto a questo punto potrebbe invece acquistare uno strumento come un rifrattore di alta qualità o un Maksutov.. strumenti che sarebbero in grado di donargli grandi soddisfazioni nell'osservazione planetaria,e prestazioni sui deep più luminosi almeno pari a quanto avrebbe potuto fare un grosso riflettore sugli stessi oggetti sotto quel cielo di bassa qualità.. Inoltre strumenti nati per l'alta risoluzione, una volta portati sotto cieli scuri, si comporteranno, sugli oggetti del profondo cielo, in modo comunque rispettabile.

Quello che vorrei alla fine farvi capire è che non ci si può dedicare seriamente ai deep-sky sotto un cielo "inquinato", e che riflettori di davvero grosse dimensioni mostrano la loro reale "potenza" solo quando il cielo lo consente. Con ciò non voglio dirvi di non acquistare riflettori intendiamoci, ma sono questioni che dovete comunque conoscere.
Un piccolo appunto sul seeing. Il seeing è un altro parametro utile a valutare la bontà del cielo, ma al contrario di parametri più "statici", quale ad esempio l'inquinamento luminoso, esso varia molto velocemente, anche nel corso della stessa serata. Il parametro del seeing è una semplice valutazione della stabilità atmosferica, se ci sono correnti d'aria in rapido movimento, dovute ai venti o a semplici camini domestici nel vicinato allora le immagini sembreranno bollire. Un cielo può essere perfettamente limpido, ma pessimo dal punto di vista del seeing.. un cielo tale sarà quindi inadatto alle osservazioni. nel corso delle osservazioni il seeing può mutare rapidamente... a volte tale da permetteci di raggiungere elevatissimi ingrandimenti, altre volte tale da non permetterci neppure di mettere a fuoco la luna a bassissimi ingrandimenti. Qui non voglio discorrere in merito al seeing, ma lil punto qual'è.. è che più uno strumento ha un diametro maggiore e più risentirà della turbolenza atmosferica.. difatti in taluni casi sono preferibili le immagini fornite di strumenti di diametro modesto a strumenti di diametro ben maggiore, i quali possono fare la voce "grossa" solo se il cielo glielo permette.

5) Cosa è in grado di mostrarmi un telescopio commerciale?
Spesso molto di più di quanto voi non crediate, spesso molto di meno di quanto voi crediate.
Questo è un discorso complesso, e non si può assolutamente fare di ogni erba un fascio, ma vi darò qualche informazione di natura generale. Molti neofiti in cerca del loro primo strumento credono che il riuscire a intravedere ad esempio gli anelli di saturno sia un enorme risultato, e che osservare la grande macchia su giove sia pura fanscienza. Altri si aspettano di osservare all'interno dell'oculare delle belle galassie colorate e lucenti, così come appaiono nelle immagini che puntualmente il telescopio Hubble ci ha regalato. Entrambe queste persone stanno facendo un errore di valutazione della reale potenza degli strumenti amatoriali. Premessa: in questo discorso non considero strumenti giocattolo, ma parto da strumenti considerati tali, anche se magari di fascia bassissima.

Per quanto riguarda l'osservazione della luna e dei pianeti maggiori del sistema solare dovete sapere che un discreto strumentino è già in grado di mostrare molti dettagli. Osservare gli anelli di saturno, con un paio di divisioni sugli stessi, ben delineati e staccati dal pianeta, con qualche banda di nubi sul pianeta stesso è cosa "semplice". Come è semplice su Giove osservare le bande principali, la grande macchia rossa e le ombre dei satelliti in transito di fronte al gigante gassoso. Marte è già più ostico, ma mostra con facilità le calotte polari e qualche sfumatura sul globo. La luna è terreno di caccia ancor più semplice, qui anche strumenti davvero modesti sono in grado di regalare belle visioni, permettendovi di osservare da "vicino" moltissime formazioni lunari che nemmeno vi sareste immaginati probabilmente.
Notate bene che i dettagli che ho citato sono già visibili (anche se a fatica) in un miserissimo rifrattorino semi-giocattolo da 60-70mm.. il problema quindi non è il rintracciare i suddetti dettagli, ma è il come essi vengano mostrati: e qui si capisce il perchè di telescopi costosi e dall'alta qualità ottica.

Un po' diverso il discorso per quanto riguarda gli oggetti del profondo cielo. Se nessuno ve lo ha mai detto, si, con un telescopio è possibile ammirare nebulose, galassie, ammassi stellari e numerosi altri oggetti, il problema rimane sempre il come. Si tratta di oggetti posti ad una distanza molto maggiore, di conseguenza quindi appaiono molto meno luminosi; dunque per osservare al meglio tali oggetti ci si deve dotare di strumenti di generose aperture. Ci sono oggetti così evidenti e luminosi, come la nebulosa di orione (M42), la galassia di andromeda (M31) o l'ammasso stellare M13 che sono localizzabili ed osservabili anche col più infimo degli strumenti (tralasciando il fatto che ho citato tre oggetti già visibili ad occhio nudo). Esistono tantissimi altri oggetti molto più deboli (vedi galassie lontane) che necessitano di una adeguata strumentazione.
Un rifrattorino da 70mm mostrerà M42 come una nebulosità grigiastra estesa, con sottili venature scure appena percettibili, uno strumento da 200mm mi mostrerà lo stesso oggetto in ben altro modo, una forma ben delineata di colore verdino, dalla morfologia ben paragonabile a quella delle foto effettuate dai telescopi dei grandi osservatori. Se lo stesso rifrattore da 70 mm mi mostrerà M13 come una sferetta grigiastra vagamente "granulosa", un newton da 150-200 mm mi mosterà un denso ammasso di stelle, più o meno risolto (sempre grigiastro), anche se magari con stelle meno puntiformi di quella offerte dal rifrattore. Per cominciare ad osservare in modo abbastanza nitido un po' di galassie (che non siamo M31) bisogna possedere strumenti da diametro sicuramente non inferiore ai 150mm utili (limite minimo, poi più si sale meglio è); non nego che tali oggetti possano essere scovati anche attraverso strumenti molto più piccoli, ma si tratterebbe in questi casi di "notare" qualcosa di vagamente sfumato per visione distolta, io questo non lo definisco osservare.

Questo è comunque un discorso proprio di massima. Non si comprende mai bene cosa può darci uno strumento finchè non ci si osserva attraverso direttamente. E qui vale sempre il consiglio di iscriversi ad un gruppo astrofili.

Parliamo delle montature, quanto sono importanti ?  MOLTO importanti.
La montatura è quello strumento meccanico, più o meno complesso, che permette al tubo ottico di essere indirizzato in qualsiasi punto della volta celeste. La montatura quindi è situata tra il treppiede ed il telescopio vero e proprio.

Potete anche disporre di uno strumento dalle qualità ottiche eccezionali, ma se esso sarà sorretto da una pessima montatura allora potrete tranquillamente buttare tutto alle ortiche. Fondamentalmente una montatura deve essere SOLIDA, ovvero deve evitare la propagazione alla strumento di tutte le vibrazioni (indotte da voi o dall'ambiente) verso il tubo ottico. Purtroppo per rendere una montatura anche trasportabile bisogna alleggerirla in alcuni punti, per questo che tutte le montature soffrono di un certo numero di vibrazioni (chi più e chi meno). Questo non è un discorso marginale, una pessima montatura può rendere davvero inutilizzabile il telescopio ad "alti" ingrandimenti! Valutate bene questo aspetto nel momento dell'acquisto; sappiate che le belle montature inoltre costano molto, ma non lesinate su questo se potete.Avere una montatura solida permette inoltre di praticare con "tranquillità" l'astrofotografia.

Fondamentalmente i tipi di montature più diffusi sono due:
Altazimutali
Sono le montature più semplici,e generalmente economiche. Permettono di muovere il telescopio in alto-basso e destra-sinistra, e sono adatte a strumenti di piccole dimensioni. Possono dare problemi a chi non è esperto di "navigazione stellare" nell'individuare nella volta celeste gli oggetti che si vogliono osservare. Alcuni modelli hanno gli assi motorizzati (per non muovere il telescopio a mano) e un sistema per l'inseguimento degli oggetti in cielo (usando il moto su entrambi gli assi). Concludendo, i principali vantaggi di queste montature sono l'economicità e la "leggerezza". Ultimamente alcune case mettono in commercio telescopi, generalmente piccoli rifrattori e riflettori da 114mm, sostenuti da montature altazimutali motorizzate, che utilizzano il moto in entrambi gli assi per seguire il movimento apparente degli astri in cielo, ricordatevi però che con questa configurazione non è possibile effettuare astrofotografia (tranne con scatti brevissimi); queste perchè la montatura altazimutale può si seguire il corpo celeste, ma nel corso dell'inseguimento si verifichera una rotazione di campo dell'oggetto inquadrato. Questo invece non succede utilizzando delle montature equatoriali.
Equatoriali
Queste montature, alla tedesca o a forcella che siano (spesso molto costose) sono progettate per poter seguire con facilità il moto apparente degli oggetti celesti (moto derivante in realtà dalla rotazione terrestre) in cielo. Questo risulta molto utile in quanto ad alti ingrandimenti il vostro soggetto può uscire dal campo visivo dell'oculare anche in meno di un minuto; con queste montature l'inseguimento avviene agendo su uno solo dei due assi (asse RA), e in molte montature il movimento attorno a questo asse è gestito da un piccolo motore, chiamato motore orario. In più l'individuazione nella volta celeste degli oggetti che vogliamo osservare risulta semplificata (grazie anche ai cerchi graduati). Ovviamente tutto questo ha un prezzo; per funzionare a dovere una montatura equatoriale deve essere stazionata prima di osservare. E' una operazione che comporta l'allineamento dell'asse polare del telescopio con la stella polare, in modo che l'asse RA del telescopio risulti parallelo all'asse di rotazione terrestre. Non vi spaventate comunque, questa è una operazione che richiede del tempo per la fotografia a lunga posa, altrimenti per le normali osservazioni è sufficiente un allineamento non accurato, che vi porterà via al massimo cinque minuti (dopo aver fatto un po' di esperienza).

Ricordatevi inoltre che un telescopio costoso non necessita per forza di una montatura equatoriale; se non dovete dedicarvi alla fotografia e non utilizzate ingrandimenti esagerati, allora esistono in commercio montature altazimutali davvero ben fatte. Ho detto che non necessita per forza, ma è sempre consigliato fare utilizzo di una montatura equatoriale. Mi raccomando comunque, nell'acquisto o nella valutazione di una montatura cercate di non lesinare sulla qualità e sulla stabilità. Ripeto, qualsiasi tipo di ottica, anche quella di più elevata fattura, può essere resa inutilizzabile da una montatura che vibra appena viene toccata. Vi ho avvertiti.

6) Per quanto riguarda la motorizzazione ?
Per "motorizzazione" intendo qualsiasi sistema elettronico (quindi elettrico) che agisca sul movimento di uno o entrambi gli assi della montatura di un telescopio. Qui bisogna fare una distinzioni inoltre tra motorizzazione degli assi e motore orario; la parte tecnica è sostanzialmente identica, ma le funzioni sono diverse. Avere la motorizzazione controllata sugli assi di una montatura significa poter effettuare il movimento dello strumento intorno a quegli assi in modo elettrico, attraverso una pulsantiera, senza dover agire manualmente su dei pomelli. Il moto orario (elettrico) è invece un piccolo motore che va ad agire esclusivamente sul moto in ascensione retta (RA), e che permette di "inseguire" un oggetto nel suo moto celeste ,quando il telescopio è ben stazionato.

La comodità del motore orario è fuori dubbio, anzi è indispensabile quanto utilizziamo "alti" ingrandimenti o facciamo astrofotografia. Discorso un po' diverso per il controllo elettrico del movimento dello strumento; il sistema può risultare molto comodo (se il sistema è ben funzionante), però sostanzialmente non è un accessorio così indispensabile. Uno dei difetti di quest'ultimo sistema è la dipendenza da una fonte di corrente, da rete o batterie che sia.
Se state per acquistare il vostro primo strumento sappiate quindi di dovervi per prima cosa preoccupare del moto orario, e solo in seguito della motorizzazione totale (se proprio la volete per giunta); una buona scelta potrebbe essere l'acquisto di una montatura equatoriale di buona fattura, predisposta già per accogliere in futuro un sistema di motorizzazione.

Sinceramente diffiderei dalle montature altazimutali motorizzate (o computerizzate) di basso costo. Tralasciando i problemi di stabilità, esse vi precludono la possibilità di effettuare astrofotografia. Questo perchè l'inseguimento degli oggetti celesti avviene utilizzando entrambi i motori (quindi entrambi gli assi); anche ammettendo una precisione totale nel moto, l'oggetto inseguito lentamente ruoterà su se stesso all'interno del campo dell'oculare (mentre questo non avviene nell'inseguimento con una montatura equatoriale ben stazionata).

Un discorso a parte lo meritano i sistemi di computerizzazione di uno strumento. Si tratta di piccoli "computer" (sostanzialmente sempre delle pulsantiere) che vengono collegati al sistema di motorizzazione della nostra montatura, sfruttando quest'ultima per puntare in maniera del tutto automatica (previo un buon stazionamento) uno dei numerosi oggetti celesti contenuti nel database di questi piccoli "computer.Questi sistemi, chiamati anche sistemi go-to, funzionano generalmente sempre molto bene (anche quelli di fascia bassa), insomma il loro dovere lo svolgono, e difatti il loro principale difetto sta in un altro fattore, ovvero quello dell'apprendimento. Mi spiegherò meglio: per un neofita è essenziale imparare a utilizzare una montatura equatoriale (e non), quindi prendere confidenza con lo stazionamento, l'utilizzo delle coordinate equatoriali e delle carte celesti, il puntamento manuale degli oggetti celesti.
I sistemi go-to invece eseguono in automatico tutto il lavoro al posto vostro, togliendovi il piacere di riuscire a puntare da soli un oggetto, nonchè la possibilità di imparare alcune nozioni pratiche fondamentali; utilizzare un sistema go-to è come guidare una macchina con il cambio automatico, e possiamo permettercelo solo se prima sappiamo utilizzare un cambio manuale (scusate il paragone eheh). Questo sistema può risultare molto utile all'astrofilio evoluto, che in questo modo riesce a risparmiare tempo nel puntamento degli oggetti celesti più difficili, sopratutto se impegnato in qualche attività pubblica o di ricerca; ma ad un neofita il sistema go-to fa solo più male che bene. Se state iniziando quindi il mio consiglio è quello che non acquistare un sistema di puntamento automatico, ma di spendere i soldi piuttosto per altri accessori come oculari di buona qualità, filtri, etc etc...

7) Quanta importanza riveste il treppiede?
Molta importanza. Il treppiede è la parte preposta a sorreggere il peso della montatura, dello strumento e di tutti gli accessori montati, ne consegue che deve avere un certa solidità per garantire una buona stabilità. Potete anche possedere una montatura massiccia, ma se la monterete su un treppiede leggerino essa non potrà mai svolgere bene il suo lavoro. Un treppiede non all'altezza del carico provocherà intense vibrazioni nel corso delle osservazioni (insieme magari a pericolose oscillazioni), rovinando di fatto le prestazioni di ottica e montatura.

Ultimi consigli e considerazioni
Importante: In linea teorica, quando si è in procinto di acquistare uno strumento (tralasciando il discorso sulla montatura), gli unici due fattori ai quali si dovrebbe dare importanza sono l'apertura dello strumento e la qualità delle ottiche, scegliendo poi con cura un rapporto focale a noi conveniente. Sostanzialmente questo discorso suona come: "Comprate lo strumento più grosso che potete e con la migliore qualità ottica che potete permettervi".
Questo discorso signori è corretto in linea teorica, perchè all'aumentare dell'apertura aumenta la luce che lo strumento è in grado di catturare (quindi vi da la possibilità di osservare anche gli oggetti deepsky più esotici ed evanescenti), ed inoltre all'aumentare dell'apertura aumenta anche il potere risolutivo, ovvero la capacità del telescopio di mostrarvi i dettagli più minuti dei soggetti astronomici (vedi osservazione planetaria). Combinate tutto ciò con una eccellente qualità ottica e con una montatura alla pari ed avrete ottenuto lo strumento ideale.
Allora perchè vi ho fatto tutti i discorsi precedenti? Non avrei dovuto semplicemente dirvi "comprate lo strumento più grosso che potete" ? (e alcuni la pensano proprio così).. non vi ho detto così perchè nella pratica le cose cambiano un poco: Quanti di voi hanno un generoso budget a disposizione per l'acquisto del primo strumento? Quanti hanno lo spazio per mantenere in postazione fissa un SC o un newtoniano da 30-40 cm? E chi si sposta di continuo come farebbe con degli strumenti tali? Le domande potrebbero continuare ancora a lungo, senza contare il fatto che all'aumentare dell'apertura aumenta anche la sensibilità al seeing.
Tutto questo vi fa capire come all'atto pratico bisogna spesso e volentieri arrivare a dei giusti compromessi, ecco allora il perchè di tutti i discorsi precedenti.
Questi sono i miei ultimi consigli:
• Se il vostro budget è limitato ad un massimo di 100-150 euro evitate nel modo più assoluto di acquistare dei telescopi venduti per questi prezzi. Buttereste via semplicemente i soldi; piuttosto aspettate di averne di più, per poter acquistare uno strumento un po' più serio. Un'altra scelta intellegente potrebbe essere quella di acquistare un binocolo. Con 100-150 euro vi portate a casa un buon binocolo, che vi mostrerà meglio e di più di qualsiasi telescopio per quella fascia di prezzo; in più un buon binocolo vi sarà sempre utile, anche per osservazioni terrestri.
• I riflettori newtoniani 114/900 sono stati per lungo tempo consigliati come primo strumento per astrofili in erba. Non si nega la qualità di certi modelli presenti sul mercato, però sappiate che uno strumento tale è pur sempre uno strumento di passaggio, che dopo un annetto necessiterete di sostituire. Sono difatti ben altre le aperture (parlando sempre di newtoniani) che permettono PROFICUE osservazioni (dai 150 mm in su). Il discorso è simile anche per i rifrattori, dove però bisogna ridimensionare i dati, ad esempio un rifrattore da 120 mm è già uno strumento che vi saprà regalare grandi soddisfazioni nel suo campo di applicazione. Strumenti dedicati esclusivamente all'osservazione planetaria possono anche permettersi aperture "modeste".
Il mio consiglio quindi sarebbe, budget permettendo, di non scendere sotto i 130 mm per un telescopio newtoniano, e non sotto gli 80 mm nel caso di un rifrattore.
• Al momento dell'acquisto non pensate minimamente agli ingrandimenti raggiungibili da un telescopio. Una volta acquistato lo strumento potete variare gli ingrandimenti semplicemente usando diversi oculari nell'alloggiamento apposito. Se il negoziante insiste nel vantare gli alti ingrandimenti dello strumento mettetevi in guardia, probabilmente vi sta vendendo uno strumento giocattolo. In più sappiate che l'osservazione di molti oggetti del cielo (sopratutto i deepsky) richiede tutt'altro che alti ingrandimenti (la galassia di Andromeda per esempio andrebbe osservata con ingrandimenti massimi di 20-30X).
Ricordatevi però di una cosa... se è vero che sulla maggior parte dei deep non servono alti ingrandimenti, è altrettanto vero che nell'osservazione ad alta risoluzione (planetaria) è molto importante riuscire ad arrivare ad utilizzare anche 250(-300X) ingrandimenti; per fare questo "comodamente" sono necessarie lunghezze focali molto elevate. Ad esempio, utilizzando un oculare da 8 mm, esso vi fornirà 112X con uno strumento di 900 mm di focale, ma ve ne fornirà già 200X con uno strumento di 1600 mm di focale!
• Prestate attenzione anche al cercatore fornito di serie con lo strumento che intendete acquistare. Cercatori che offrono elevati ingrandimenti e piccole aperture difficilmente potranno risultare molto utili. Un cercatore ideale potrebbe essere rappresentato da un 5X50mm di buona qualità, un 6X30 va abbastanza bene.Vi dico questo in quanto al momento dell'acquisto potreste anche dover già mettere in preventivo una spesa addizionale per l'acquisto di un cercatore più performante (e utilizzabile) rispetto a quello fornito di serie.
Se il telescopio non è fornito di computer per il puntamento automatico allora evitate l'acquisto di strumenti dotati di cercatori a punto rosso: essi non sviluppano alcun ingrandimento e non aumentano la capacità di raccolta della luce, risultando quindi adatti solo a puntare soggetti molto appariscenti quali luna e pianeti luminosi.
• Evitate di acquistare il telescopio nei grandi magazzini o comunque in tutti quei negozi che non trattano specificatamente il materiale ottico; l'ideale è trovare un negozio specializzato nella vendita di strumenti per astronomia (ancora meglio se lo stesso negoziante è un astrofilo e ha la vostra stessa passione).
• Ricordate inoltre che il telescopio sarà solo il primo acquisto di una lunga e dispendiosa serie di altri acquisti, come oculari, filtri, etc.... . In più sappiate che quello che vedrete dentro l'oculare sarà ben diverso dalle immagini colorate che appaiono sui depliant delle ditte costruttrici. Questo le prime volte potrà portarvi a delle delusioni, ma col tempo riuscirete ad apprezzare quello che il telescopio vi mostrerà. (che dipenderà anche da quanto sarete esperti voi).

Questa è la conclusione, spero di essere stato esauriente. Buon acquisto e buona visione!



Lo staff Bonfanti ringrazia
ASTROLAB nella persona del sig. Marco Papi
per la gentile collaborazione nel realizzare un desiderio comune:
divulgare e lasciarsi affascinare dalle meraviglie del cielo.



Approfondimenti sono visibili sul sito www.astrolab.altervista.org

Rifrattore acromatico Montatura altazimutale (pronto all'uso).
91€
Rifrattore acromatico a corta focale. Montatura equatoriale EQ1
174€
Telesco rifrattore acromatico, caratterizzato da un obiettivo di 90 mm. Diametro obiettivo 90mm.
251€
Riflettore Newtoniano Tanzutsu - Strumento apprezzato dalla maggiore parte degli astrofili grazie alla sua versatilità e trasportabilità. Focale 1000mm. Diametro obiettivo 114mm.
263€
Rifrattore acromatico a corta focale con montatura CRUISE MOUNT motorizzata
309€
Riflettore newtoniano con specchio parabolico - Focale 900mm. Diametro obiettivo 130mm.
339€
Rifrattore acromatico Focale 600mm. Diametro obiettivo 120mm.
468€
Rifrattore Newtoniano - Estremamente luminoso- alte prestazioni per le osservazioni del cielo profondo.
Focale 750mm. Diametro obiettivo 150mm.
744€
www.IlTelescopio.com
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